La piazza, la fonte, la chiesa sono questi i luoghi simbolo degli abitanti dei castelli di un vasto territorio circostante che andarono a popolare la nuova città. Città che fu subito vittima di guerre e contese, distrutta nel 1259, come racconta Buccio, "stette sconcia" per sei anni, ma fu rifondata ancora più bella con le piazze, le fonti, le chiese che ancora la caratterizzano...
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Nel 1529 la città perse la sua autonomia e soprattutto il territorio che aveva reso possibile nei secoli la sua esistenza quasi da libero comune nell'ambito del regno meridionale. L'infeudamento dei castelli del circondario dati a signori spagnoli costituì evento determinante per la futura storia dell'Aquila...
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Si entra in città, nel quarto di S. Giovanni, dalla porta Rivera e subito ci si trova nel cuore del borgo più antico; è infatti nei pressi che sorgeva il castello di Acquli con la chiesa di S. Maria già esistente nel 1195. Il borgo della Rivera, rinomato per i suoi orti e le sue concerie, ci accoglie con la famosa fontana delle 99 cannelle...
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La piazzetta Chiarino, da cui inizia l'itinerario proposto, era in un recente passato arricchita dall' antica chiesa duecentesca di S. Giustino della villa di S. Giustino di Paganica, demolita nel 1932 e dedicata dal tempo della costruzione del Castello anche a S. Martino parrocchia degli abitanti del Castello di Chiarino il cui locale si trovava dove ora è il castello cinquecentesco...
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